Conoscere il rendimento degli apparecchi e degli elettrodomestici che abbiamo in casa è sempre un’ottima idea. Significa tenere sotto controllo i costi e poter intervenire per migliorare prestazioni ed efficienza; tutto a vantaggio delle bollette e del risparmio energetico.
Ma come si fa a calcolare il rendimento di una caldaia? Non è facile farlo da soli, perché di tratta di calcoli che partono da elementi piuttosto tecnici. Potete però chiedere consigli a esperti del settore, rivolgendosi a un servizio di assistenza caldaie Rinnai a Milano. Un caldaista saprà calcolare se la vostra caldaia funziona al meglio, se avete bisogno di cambiarla, o cosa poter fare per avere le migliori prestazioni.
I parametri da conoscere
In generale, possiamo definire rendimento della caldaia la quota, in percentuale, di gas metano che il generatore riesce a trasformare in energia termica utile. Ovviamente se ne ricava un valore medio, che può subire variazioni giornaliere; ma si conoscerà l rendimento stagionale del proprio impianto di riscaldamento..
Più nello specifico, sono da prendere in considerazione quattro categorie di rendimento: termico, energetico, calorifero e quello legato alla combustione. I primo indica quantità e qualità di calore che produca la caldaia; il secondo, percentuale di energia utile per scaldare l’acqua; il terzo, l’apice di calore che la caldaia riesce a sviluppare; mentre il rendimento della combustione rileva la carburazione del generatore di calore.
Molti di questi dati si ritrovano sul libretto di istruzioni dell’apparecchio. Se siete in grado di leggerlo, potete anche verificare da soli il rendimento. Diversamente, meglio chiamare un tecnico. Ricordate in ogni caso che ci sono anche elementi esterni che possono influenzare il lavoro della caldaia.
Più efficienza, maggior risparmio
Ma perché buttarsi in questo calcolo, se in fondo è così complicato? Perché un rendimento più alto si traduce in una efficienza maggiore; e più efficienza significa il miglior funzionamento unito a un risparmio economico. Come dice il detto, massima resa e minima spesa. Per esempio una caldaia a condensazione che funziona ad elevato rendimento può consumare fino al 25 per cento in meno di gas. Il passare del tempo, poi, è nemico dell’efficienza; per questo i controlli sono sempre indispensabili.