Alcuni ancora non sano che cosa si intende di falsa malattia; ne hanno sentito parlare in passato ma non hanno mai approfondito. È arrivato il momento di farlo in modo preciso e puntuale.
Un lavoratore dipendente ha il diritto di stare a casa e non recarsi al lavoro in caso di malattia. È uno dei tanti diritti che sono stati conquistati con grande fatica nel corso degli anni dai sindacati. Oggi, giustamente, un lavoratore dipendente ha diritto a ferie, malattie e permessi tutti retribuiti. La differenza sta proprio nel fatto della retribuzione poiché un lavoratore regolarmente assunto versa i contributi all’ente di previdenza sociale che non si occupa solo e unicamente di pensioni di anzianità, come invece molti ancora credono erroneamente.
Definizione di finta malattia
Si parla di finta malattia nel momento in cui un lavoratore dipendente sta a casa dal lavoro per malattia senza essere davvero malato. Tuttavia, se il dipendente che sta bene, resta a casa nelle fasce orarie previste, non è perseguibile. Infatti, non c’è nulla di sbagliato. Si parla di finta malattia solo nel momento in cui il lavoratore invece di stare a casa rispettando le fasce orarie, se ne va a zonzo facendosi i fatti suoi. Esistono infatti alcune fasce orari che stabiliscono il momento in cui il lavoratore deve stare a casa. Oltre la fascia oraria, il dipendente è libero di uscire magari per recarsi dal medico o in farmacia.
Se il lavoratore esce durante la fascia oraria, allora è perseguibile per finta malattia. Il datore di lavoro che sospetta la finta malattia di un suo dipendente, può richiedere la visita a domicilio del medico del lavoro. Purtroppo, capita spesso che il medico del lavoro sia troppo oberato e non riesca quindi a passare da tutti. Capita quindi che il finto malato la passi liscia. Un datore di lavoro che non ne può più dell’assenteismo di un o anche più dipendenti, può trovare la soluzione grazie a un valido investigatore privato Roma che raccoglie tutto il materiale per dimostrare la malafede.